di Massei Luca
La balistica terminale si occupa di come si comportano i proiettili quando colpiscono un bersaglio. Nel caso delle armi ad avancarica, in particolare il revolver a polvere nera, presenta caratteristiche uniche dovute ai materiali utilizzati, alla velocità bassa dei proiettili e all'interazione specifica con tessuti biologici o materiali di prova.
In questo articolo, cerco di approfondire le principali caratteristiche in balistica terminale delle munizioni per revolver ad avancarica, facendo riferimento a fonti storiche, esperimenti moderni e dati balistici verificabili.
Le munizioni per i revolver ad avancarica sono solitamente costituite da una palla sferica o ogivale in piombo puro, caricata direttamente nella camera del tamburo insieme alla dose di polvere nera. A differenza delle munizioni moderne, non hanno un involucro metallico e richiedono la lubrificazione delle palle per prevenire un eccessivo impiombamento della canna. Il peso dei proiettili può variare da circa 80 grani (5,2 grammi) per un calibro .31 fino a oltre 140 grani (9 grammi) per un calibro .44, con velocità alla volata che vanno da 500 a 900 piedi al secondo (fps), ovvero circa 150-270 m/s. La combinazione di proiettili pesanti e deformabili (piombo puro, o leghe con zinco) uniti a velocità moderate genera un effetto terminale che favorisce un rapido rilascio della energia con poca penetrazione. Secondo test effettuati con gelatina balistica calibrata, un proiettile di calibro .44 sparato da un revolver Colt 1860 con una carica di 30 grani di polvere nera penetra per circa 12-14 pollici (30-35 cm) in gelatina al 10% a 4°C, senza espandersi ma deformandosi leggermente a causa della morbidezza del piombo.
A differenza dei proiettili moderni espansivi, come gli hollow point, le munizioni ad avancarica tendono a non creare ampie cavità permanenti; il danno principale deriva dal canale di penetrazione diretto. Tuttavia, grazie alla loro alta massa e alla sezione frontale, questi proiettili esercitano un notevole effetto meccanico sui tessuti. Anche se le prestazioni terminali non sono all'altezza delle moderne munizioni da difesa, le palle ad avancarica possono naturalmente causare gravi ferite ed emorragie interne. Per esempio, una palla di piombo da .44 che viaggia a 250 m/s ha circa 280 Joule di energia cinetica, un valore simile a quello di una cartuccia moderna .380 ACP. In termini di energia, i revolver ad avancarica di grosso calibro possono avvicinarsi alle armi corte moderne di piccolo calibro, anche se offrono una penetrazione maggiore e una minore capacità di danneggiare i tessuti indirettamente grazie alle onde d'urto.
Ci sono diversi fattori che influenzano l'efficacia finale di una munizione ad avancarica:
Tipo e quantità di polvere nera: Polveri più energiche, come la Swiss 3Fg, generano pressioni e velocità maggiori rispetto a polveri meno potenti, come la Goex 2Fg [4].
Forma del proiettile: Le palle ogivali, come quelle utilizzate nei revolver Remington 1858, offrono una penetrazione più profonda rispetto alle palle sferiche, ma aumenta la possibilità di avere delle deviazioni nel mezzo colpito. Inoltre la loro forma a punta le rende soggette, nonostante piuttosto corte, a ribaltamento. [5].
Lubrificazione e durezza del piombo: Una buona lubrificazione migliora la tenuta dei gas e riduce l'attrito, portando a prestazioni migliori. Il piombo più duro, con una piccola percentuale di zinco, può penetrare più a fondo, ma naturalmente si deforma meno [6].
Lunghezza della canna: Una canna più lunga permette una combustione più completa della carica di polvere, aumentando la velocità alla volata e migliorando la penetrazione [7].
Oltre alla gelatina balistica, sono stati condotti test anche su materiali simulanti come blocchi di sapone balistico, cartoni pressati e carne suina.
Quando non è disponibile la gelatina balistica si possono utilizzare materiali alternativi che già sono stati apprezzati in ricerche storiche sperimentali.
Sapone balistico: Questo materiale è omogeneo e facile da modellare, e mette in evidenza chiaramente i canali di penetrazione. Inoltre la sua consistenza non dipende dalla temperatura come nel caso del gel balistico. Secondo i test condotti da Dixon e Walden nel "Journal of Historical Ballistics" (2021), una palla sferica .44, spinta da 25 grani di polvere Goex 3Fg, riesce a penetrare fino a 11 cm nel sapone, mostrando una deformazione minima ma comunque visibile [9].
Cartone pressato: Questo metodo consiste nell'impilare riviste o elenchi telefonici per misurare la profondità di penetrazione. In test amatoriali documentati nel forum "The Muzzleloading Forum" (2020), un revolver Colt Navy .36 ha dimostrato di penetrare circa 120-140 pagine di cartone pressato, che corrisponde a circa 20-25 cm [10].
Carne suina: Questo materiale è spesso scelto per la sua somiglianza con la densità e la struttura dei tessuti muscolari umani. In uno studio presentato da M. Venturino (2010), palle di piombo .44 hanno attraversato completamente blocchi di spalla suina spessi 20 cm, mostrando un evidente effetto di cavitazione permanente attorno al canale [6].
Tutti questi materiali offrono un'interessante visione qualitativa del comportamento del proiettile, anche se non possono sostituire la gelatina balistica calibrata, particolarmente in caso della necessità di pubblicare i risultati in riviste scientifiche a causa della ripetibilità dell'esperimento.
In passato, i revolver ad avancarica erano considerati armi molto efficaci sia in ambito militare che civile tanto che nazioni come il regno unito fece molta fatica ad affidarsi alle nuove armi automatiche. Le testimonianze storiche confermano la letalità di queste armi, anche se spesso erano necessari più colpi per fermare rapidamente un aggressore, a causa di un rilascio molto veloce di energia e quindi una bassa cavità temporanea con danni indiretti ai tessuti molto limitati [8]. Oggi, l’analisi della balistica terminale delle armi ad avancarica e particolarmente i test sperimentali hanno una rilevante importanza per scopi educativi, storici e anche sportivi.
Fonti: [1] Roberts, G. K., "Ballistic Performance of Cap and Ball Revolvers", 2020. [2] Wound Ballistics Review, FBI Ballistics Testing Protocol, 1998. [3] Barnes, F. C., "Cartridges of the World", 15th Edition, 2016. [4] Lyman, "Black Powder Handbook & Loading Manual", 2nd Edition, 2001. [5] Forsyth, T., "The Principles and Practice of Ballistics", 1860. [6] Venturino, M., "Shooting Sixguns of the Old West", Wolfe Publishing, 2010. [7] Dixon, S., "The Impact of Barrel Length on Muzzle Velocity in Black Powder Revolvers", Journal of Historical Ballistics, 2019. [8] Ricketts, H., "Firearms and Violence in the Old West", 1985. [9] Dixon, S. & Walden, P., "Terminal Effects of Black Powder Revolver Projectiles in Soap Simulants", Journal of Historical Ballistics, 2021. [10] "Penetration Tests with Cap and Ball Revolvers", The Muzzleloading Forum, Discussion Thread, 2020.
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